OCCUPAZIONE IN CAPITANATA, A SAN SEVERO UN CONVEGNO PER INCREMENTARLA

san-severoAbbiamo il piacere di invitarvi al Convegno “Pollo Bio: un’opportunità per il territorio” organizzato da ProAgro Srl e Comune di San Severo, che si terrà il giorno 3 novembre alle ore 19 presso l’Auditorium del Teatro Verdi, in corso Garibaldi. Durante il convegno sarà presentato il progetto di filiera portato avanti da ProAgro e le misure di finanza agevolata previste.
Interverranno all’incontro Francesco Sderlenga (Vicesindaco e Assessore alle attività produttive del Comune di San Severo), Leonardo Iorio (Amministratore ProAgro S.R.L.), Domenico Vendola (Consulente finanziario ProAgro), Luigi Urbano (Direttore Servizio Veterinario ASL Fg Area C), Ernesto D’Aquila (Resp. Sviluppo Banco Popolare di Novara), Antonio Placentino (agricoltore ed allevatore), Piero Russo (Resp. Ufficio Stampa ProAgro).

RISORSE ED INVESTIMENTI
La Capitanata è una terra ricca di immense risorse grazie alla sua morfologia: ampie pianure, colline dal clima mite e dalla buona ventilazione che con una temperatura mai rigida anche d’inverno permette di coltivare cereali come accadeva una volta e di allevare polli alla maniera biologica meglio che in altre regioni. È per questo motivo che grandi aziende a diffusione internazionale hanno deciso di investire in Capitanata: investire in infrastrutture, creare occupazione, entrare in sinergia con chi da sempre pratica l’agricoltura ma anche con chi si accosta adesso a questo settore. Investire in una terra significa farla vivere, senza sfruttarla. Significa evitare che i suoi abitanti, soprattutto i giovani si vedano costretti a “cambiare aria”, a fuggire e lasciare campi e casolari abbandonati a se stessi. Grazie a chi in Capitanata è nato, vive e ha stabilito la propria sede lavorativa dopo aver accumulato esperienze nel settore, grandi aziende nazionali hanno scelto la provincia di Foggia per svilupparsi, per crescere insieme.

FRONTEGGIARE LA CRISI CEREALICOLA.
Il prezzo dei cereali è ai minimi storici e in quello che era il “Granaio d’Italia” questo diventa motivo di crisi profonda. Una soluzione è quella di aiutare chi possiede un’azienda agricola a diventare allevatore ed essere seguito da grandi marchi e personale qualificato per sviluppare l’allevamento dei polli biologici, un settore in netta crescita rispetto ad altri tipi d’allevamento, più industriali e soprattutto facenti parte di una fetta di mercato oramai saturo. In una terra quella dei “Terrazzani” è indiscutibile che tutto debba rimanere rustico, a conduzione familiare come accadeva nel secolo scorso. Tradizione e innovazione devono andare di pari passo, ma per trasformarsi in sviluppo è assolutamente necessario che gli agricoltori/allevatori abbiano un punto di riferimento in zona, abbiano la possibilità di crescere e far crescere la propria terra.

LA FILIERA E GLI INVESTIMENTI SUL TERRITORIO.
Molti giovani agricoltori hanno già aderito a quest’iniziativa sviluppata dalla ProAgro di Foggia, nella persona di Angelo Bondelmonte, e potranno allevare polli e coltivare i cereali con cui nutrirli, integrando il proprio reddito con guadagni notevoli e con la garanzia di aver prodotto carni di qualità. Ma l’obiettivo è ancor più lungimirante e non mira soltanto a risanare il bilancio familiare ed aziendale di chi da agricoltore diventa allevatore: è necessario preoccuparsi del territorio. In sostanza la nostra iniziativa mira a creare occupazione, reale e tangibile. Sì, perché è previsto un investimento concreto per la creazione di impianti agro industriali direttamente in Capitanata, di strutture atte a migliorare la filiera e di centri di stoccaggio per cereali e leguminose. Chi alleva è soprattutto agricoltore e quindi produce quello di cui i polli presenti nella stessa Capitanata si nutriranno. Una ghiotta occasione per sopperire agli irrisori prezzi correnti del grano e dei cereali.

IL BIOLOGICO.
Si produce alimento biologico certificato, si nutrono polli biologici grazie alle normative vigenti ed alla loro attuazione: il consumatore non avrà in tavola soltanto un pollo, ma avrà contribuito alla crescita della sua terra, visto che tra agricoltori, addetti al trasporto, impiegati, veterinari, ingegneri, personale dei centri di stoccaggio e degli stabilimenti agro industriali sono previsti diverse decine di posti di lavoro per altrettanti giovani di Capitanata. L’operazione è semplice: stavolta grandi aziende investono davvero in Capitanata, costruiscono, creano occupazione, contribuiscono allo sviluppo di un settore merceologico giovane ed insaturo. Non lasciano in Capitanata capannoni vuoti che presto si riempiranno per non produrre altro che polli che ancora una volta andranno via per non lasciare nulla. L’obiettivo è produrre lavoro, rendere la Capitanata una grossa impresa a cielo aperto, con lavoratori pugliesi, strutture permanenti pugliesi, prodotti nati in Puglia, cresciuti in Capitanata, nutriti con alimenti biologici made in Capitanata. Questo significa sviluppo, questo è il valore aggiunto che serve ad una terra dove troppi hanno preso tanto per non lasciare nulla.