Sanità Service, Borraccino (SI): “No all’accorpamento”

Il consigliere regionale di Sinistra Italiana, Mino Borraccino, attraverso una nota stampa interviene sulla questione Sanità Service. “Sulla paventata idea di accorpare le sette Sanitaservice pugliesi in un’unica gestione Sinistra Italiana ha sempre mostrato profondo scetticismo. La vicenda dell’Iva non versata da parte della sede di Foggia, che era stata chiamata in causa per giustificare la vicenda giuridica legata all’affidamento in house,ora è stata dipanata. Con sentenza esecutiva il Tribunale di Foggia ha stabilito che  l’Erario deve restituire a Sanitaservice  della Asl di  Foggia  8,7 milioni di euro di Iva versata ma non dovuta.

Istituite nel 2008 queste società occupano attualmente circa 5.000 lavoratori, impegnati in varie mansioni, pulizie, portierato, logistica, ausiliariato, call center. Grazie all’internalizzazione, le Sanitaservice pugliesi hanno garantito in questi anni consistenti risparmi di spesa nella gestione dei servizi strumentali e grazie alla loro istituzione è stato possibile riportare ordine e correttezza nella precedente babele di affidamenti spesso opachi. Non essendo soggetti passivi di Iva dunque le  Sanitaservice  si rafforzano e non hanno motivo di trasformarsi.
Ce  lo aspettavamo, contrariamente a chi aveva utilizzato fatti meramente aziendali per giocare politicamente sulla pelle dei lavoratori delle Sanitaservice. Tutto ciò avrebbe nociuto  alla Sanità pugliese, poichè era chiaro l’ intento di riconsegnare i servizi strumentali nelle mani dei privati. Sinistra Italiana esprime soddisfazione per questo risultato e si augura possano  seguire notizie rassicuranti per la vasta platea di lavoratori pugliesi  impiegati da anni presso le nostra ASL.

A noi preme la qualità dei servizi che le Sanitaservice hanno offerto con responsabilità, consentendo  risparmi di spesa per le tasche regionali. Ora il vantaggio sul mercato dei servizi strumentali affidati alle Sanitaservice cresce di 22 punti percentuali, cioè il risparmio per le Asl si accresce del 22% “.