Dopo oltre due mesi il Foggia interrompe il digiuno di vittorie e sale a quota 12

Dopo oltre due mesi il Foggia interrompe il digiuno di vittorie e supera, dopo una buona prestazione, la Cremonese (3-1). Nel momento più difficile del campionato capitan Agnelli e compagni, guidati dal tecnico della Primavera, Gaetano Pavone, estraggono dal cilindro una prestazione di tutto rispetto e si aggiudicano i tre punti che significano ossigeno per una classifica ormai deficitaria. La reazione c’è stata e quindi l’esonero di Mister Grassadonia ha dato gli effetti sperati. Se il motivo era la presenza del tecnico salernitano, si è perso tempo inutilmente e il ritardo della decisione ha procurato danni, in termini di punti e di classifica. Comunque, non è mai troppo tardi e c’è tempo e i mezzi tecnici per porre rimedio. A patto che si continui a lavorare seriamente. Da professionisti quali sono e come vengono adeguatamente “retribuiti”. Per cui, ci si augura che davvero la gara con la Cremonese sia solo il punto di partenza della riscossa rossonera. Il Foggia del neo tecnico Pavone, si presenta col consueto 3-5-2. Indisponibile Camporese, in difesa ritorna Tonucci con Martinelli e Ranieri a comporre il terzetto del pacchetto arretrato. A centrocampo Busellato, Agnelli e Gerbo agiscono centralmente. Mentre Zambelli e Kragl presidiano le corsie esterne. In avanti la coppia “stellare” Iemmello-Mazzeo. Parte bene il Foggia e si rende subito pericoloso col cross di Agnelli ma Mazzeo (1’), da ottima posizione,  non riesce a girare la palla in rete. La gara prende subito quota con le due squadre che si affrontano a viso aperto. I capovolgimenti di fronte si susseguono e Iemmello (11’) potrebbe colpire ma di testa appoggia debolmente verso Ravaglia. Il Foggia insiste e, per una volta, riesce a passare in vantaggio nei primi minuti. Sul preciso cross di Gerbo c’è Mazzeo (14’) in agguato a spedire la palla  alle spalle dell’estremo difensore grigiorosso. La Cremonese è viva e reagisce alla grande. S’impossessa del centrocampo e costringe i rossoneri ad arretrare il proprio baricentro. La spinta degli ospiti produce gioco e numerose occasioni favorevoli. Il palleggio e le improvvise verticalizzazioni della Cremonese mettono in seria difficoltà il Foggia. E tra i grigiorossi “brilla” l’ex Greco. Così dalla battuta del primo corner, Migliore (17’) colpisce la parte alta della traversa. Poi Carretta crossa per Paulinho (20’) la cui girata è bloccata a terra da Bizzarri. Ci prova pure Castrovilli (21’) dalla distanza ma Bizzarri devia in angolo. Proprio dall’azione proveniente dalla battuta del corner  arriva il gol del pari della Cremonese. Mogos (22’) svetta più in alto di tutti e infila la rete. L’1-1 produce qualche mugugno sugli spalti. E le sensazioni che anche stavolta l’appuntamento con la vittoria debba rinviarsi. Ma ecco che invece il Foggia si ricompone e subito dopo essere stato raggiunto ha la palla del nuovo vantaggio. Mazzeo invita Iemmello (36’) ma il diagonale è troppo largo e l’azione sfuma. Il gol del 2-1 è solo rinviato di qualche minuto. E’ il solito Kragl (39’) a fulminare Ravaglia con una delle sue bombe sganciata dai 25 metri che lascia esterrefatto il numero uno ospite. Le sorprese non sono finite. Tre minuti più tardi e un’azione prolungata manda Gerbo (42’) al tiro. La staffilata del centrocampista foggiano sgancia un missile che si stampa sulla traversa e così Iemmello, si proietta sulla ribattuta ed infila di testa nella porta sguarnita. Esplode, finalmente, lo Zaccheria, entusiasmato per l’improvviso uno-due che stende la Cremonese. Finisce la prima frazione sul 3-1. Nella ripresa, la Cremonese prova a riaprire le sorti del match. Il Foggia ad amministrare il prezioso doppio vantaggio. Ma è il Foggia a rendersi ancora pericoloso.  Iemmello prima e poi Gerbo (11’) sul prosieguo dell’azione, impegnano Ravaglia. Ancora Iemmello (18’), servito in un “corridoio” da Mazzeo, calcia tra le braccia del portiere. I due Mister effettuano tutte le sostituzioni a disposizione ma il risultato non cambia. La Cremonese colleziona calci d’angolo. Il Foggia sfiora ripetutamente il quarto gol ma tre, bastano e avanzano.