Il Foggia non va oltre il pareggio contro il Taranto, contestando il calcio di rigore.

Secondo pareggio consecutivo per il Foggia, dopo quello di Bari di mercoledì sera, gli uomini di Zeman non vanno oltre l’1-1 contro un Taranto ben messo in campo e bravo a colpire in contropiede. Fra gli undici iniziali, il boemo fa esordire il centrale difensivo Di Pasquale, tra i migliori in campo.

Bisogna attendere quindici minuti per la prima emozione, quando viene concesso un calcio di rigore al Taranto, molto contestato dai giocatori rossoneri, Alastra esce sul pallone colpendo anche Saraniti. È lo stesso Saraniti a battere l’estremo difensore dagli undici metri portando in vantaggio i suoi. Al 20′ il Foggia si fa vedere, Ferrante raccoglie un cross di Martino e per poco non batte Chiorra di testa. Al 31′ Alastra compie un doppio miracolo, contropiede del Taranto e conclusione, prima di Saraniti, poi di Giovinco, ma l’ estremo difensore riesce a salvare il risultato. A pochi minuti dalla fine del primo tempo, Petermann spaventa Chiorra con una conclusione che sfiora l’incrocio dei pali.

Nella ripresa è il Foggia che comanda il gioco in cerca del pareggio,al 60′ Petermann da fuori area non riesce ad angolare il tiro, che finisce tra le braccia di Chiorra. Al 66′ arriva il pareggio, Curcio mette in area una palla per Petermann, bravo il centrocampista a saltare il suo avversario con una finta e poi a calciare in porta battendo l’estremo difensore del Taranto. Due minuti più tardi il Foggia va vicino al vantaggio prima in Rocca, bravo Chiorra nell’occasione e sulla ribattuta Gallo spara alto sulla traversa. All’83’ Vigolo in area, serve la corrente Petermann, ma il suo tiro viene ribattuto dalla difesa tarantina. All’85’ si fa vedere il Taranto con un tiro di Marsili da fuori area, para a terra Alastra. Nell’ultimo minuto di recupero doppio calcio d’angolo per i tarantini,che non riescono a sfruttare al meglio. Nel prossimo turno i ragazzi di mister Zeman saranno impegnati nella trasferta di sabato a Picerno contro l’Az Picerno.