Salvarsi… la pelle

Un carissimo saluto a tutti i lettori.

Anche in questa rubrica vi parlerò di una “Perla di Elettronica”: 

“Salvarsi….la pelle!”

 

E’ convinzione diffusa che per avere cura della propria pelle si debba fare uso frequente di creme idratanti spesso senza verificare se sono davvero necessarie. Se c’è una cosa che non possiamo negare del nostro odierno stile di vita è la maggiore attenzione rivolta oggigiorno alla cura del corpo, attenzione che se ben orientata può tradursi non solo in un accrescimento del benessere momentaneo ma anche, a lungo termine, in un tangibile miglioramento della salute. Parallelamente a questa tendenza si registra un costante incremento nel consumo di quei prodotti che dichiarano di voler contribuire al miglioramento dell’aspetto fisico e alla risposta del nostro organismo all’ingiuria del tempo.

Tra questi figurano anche i cosmetici, e soprattutto le creme per la pelle e per il viso, è interessante notare che mentre un tempo questi preparati erano appannaggio esclusivo del sesso femminile da un po’ di anni a questa parte la loro richiesta si è estesa ad una fetta non trascurabile di clientela e cioè quella maschile.

E così, complice il mezzo pubblicitario, anche negli uomini si è radicata la convinzione che l’uso continuo e regolare di creme sia una condizione indispensabile per mantenere una pelle sempre giovane elastica e particolarmente idratata. Ora se trascorriamo una giornata al freddo e al vento non c’è niente di meglio al nostro rientro di una crema per il viso e per le mani in grado di alleviare rapidamente l’arrossamento e le screpolature prodotte sulla nostra epidermide dall’attacco degli agenti atmosferici.

Lo stesso succede durante le vacanze estive quando l’esposizione al calore dei raggi solari determina una irritazione della pelle che si manifesta con secchezza, arrossamento e a volte con una vera e propria desquamazione .

Anche in questo caso l’uso di una buona crema dopo sole procura un sollievo immediato, fornendo alla pelle tutti gli elementi nutritivi che le sono venute a mancare.

Ma se in questi casi l’uso di una crema specifica è certamente raccomandabile per restituire alla pelle la sua naturale elasticità e per prevenirne l’invecchiamento, in altre circostanze l’uso indiscriminato di questi prodotti può risultare invece non solo inutile ma addirittura dannoso e quando accade, tanto per fare un esempio, a coloro che hanno la pelle grassa in questo caso le sostanze oleose presenti nella crema sommandosi ai grassi già esistenti nella pelle, possono determinare un apporto di lipidi eccessivo creando il presupposti  di una vera e propria sofferenza dell’epidermide,che può sfociarein chi è già predisposto,

in manifestazioni anche piuttosto spiacevoli.

In altri casi, l’applicazione troppo frequente di creme fa sì che gli oli sinteticiin esse contenuti mantengano costantemente sulla superficie della cute una sottile pellicola, che ne riduce la traspirazione e lo scambio di umidità con l’esterno.

Senza trascurare il fatto che i componenti delle creme, alcuni derivati dal petrolio, possono essere all’origine di fenomeni allergici e dall’alterazione del normale equilibrio fisiologico cutaneo.

Perciò, prima di ricorrere all’uso di una crema dovremmo sempre verificare se la nostra pelle la richiede davvero, in modo da impiegarla solo in caso di effettiva necessità, tenendo presente che nella maggior parte dei casi la nostra epidermide è già in grado di reagire perfettamente alle aggressioni ambientali producendo da sola le sostanze che sono necessarie al suo mantenimento.

Certo, conoscere lo stato della nostra pelle non è così immediato come potrebbe sembrare; alcuni si affidano all’esame visivo e arrivano  ad attribuirsi un certo tipo di epidermide magari senza tener conto del fatto che questa può mutare sia con il trascorrere del tempo sia in funzione delle diverse condizioni ambientali.

Senza poi considerare che anche in uno stesso organismo è possibile che una zona tendenzialmente grassa, ad esempio quella del viso, si accompagna ad una temporanea secchezza delle mani oppure delle gambe. Ecco perché sarebbe utile misurare il grado di idratazione della pelle nelle varie parti del corpo per intervenire solo dove strettamente necessario.

Uno strumento che può venirci in aiuto in questa ricerca è il Misuratore di Impedenza elettrica superficiale, questo piccolo apparecchio che si chiama Skin Detector, dotato di due elettrodi dorati, ci può dare utili informazioni sullo stato di salute della nostra pelle.

Appoggiando delicatamente gli elettrodi sulla cute, lo strumento è in grado di misurare la debolissima corrente alternata che la traversa, fornendo una indicazione della “Resistenza” mediante un piccolo strumento indicatore a lancetta.

Naturalmente, per eseguire una misura il più possibile corretta occorre osservarealcune precauzioni, come un accurata pulizia preventiva con alcool del punto nel  quale viene eseguita la misura.

Una volta che ci avrete preso la mano, con questo piccolo strumento potrete divertirvi ad osservare come può essere diversa l’impedenza della pelle nelle varie parti del vostro corpo e come il valore che misurate e suscettibile di cambiamenti nel tempo.

Quando andiamo a misurare impedenza tra due punti della superficie della nostra epidermide, infatti, non facciamo altro che misurare la combinazione dei diversi comportamenti di ciascuno strato di cui è formata la pelle.

Per semplificare è un po’ come se andassimo a misurare l’impedenza risultante dal parallelo dell’impedenza di ciascuno strato della cute, per questo motivo il risultato della misura dipende, in larga misura, dalla configurazione della pelle in quel punto.

Per tutte queste ragioni quando si esegue la misura dell’impedenza di un organo come la nostra pelle, occorre comprendere che essa varia notevolmente non solo in funzione della zona ove viene seguita, ma anche in funzione delle condizioni fisico chimiche della cute in quel momento, che dipendono dalle sue condizioni di idratazione, ma anche dalla sudorazione superficiale, dalla temperatura edalla diversa composizione chimica e fisica dei suoi tessuti.

Misurando la pelle in un certo punto del vostro corpo, si produce un determinato spostamento della lancetta dello strumento, questo spostamento può essere preso come riferimento,così se a distanza di tempo eseguite una misura nello stesso punto,  potrete verificare se lo spostamento dell’ago è il medesimo oppure se le condizioni della vostra pelle sono cambiate nel frattempo.

In questo modo, effettuando diverse misure nel tempo, con questo strumento sarete in grado di imparare a valutare sempre meglio le condizioni della vostra pelle.

La misura della impedenza della pelle non può essere presa in nessun caso come riferimento assoluto per stabilirne lo stato di salute ma costituisce unicamente una indicazione generica.

Per una valutazione approfondita vi consiglio perciò di ricorrere  sempre ad uno specialista dermatologo che saprà valutare con attenzione le condizioni della vostra epidermidee consigliarvi tutti i rimedi necessari.

Per. Ind. Alfredo Petito

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