Sanità, accordo tra Regione e sindacati: nuove assunzioni dal 2017

regione-sanitaFirmato oggi l’accordo tra Regione Puglia e i sindacati Cgil, Cisl e Uil sui nodi per fare crescere la qualità della salute dei pugliesi e che prevede “un tavolo con il Direttore di Dipartimento Sanità per individuare – si legge nella nota stampa diramata dalla Regione –  interventi finanziari, economici e di innovazione organizzativa mirati a realizzare investimenti nelle eccellenze sanitarie, nelle risorse umane, nell’innovazione tecnologica e infrastrutturale, nei modelli dell’organizzazione sanitaria territoriale per realizzare una equa redistribuzione a partire da Taranto, sia qualitativa che quantitativa dell’offerta sanitaria intra-territoriale ed intra-regionale”. 

Si attiverà inoltre un tavolo con il Direttore di Dipartimento e con i Direttori Generali “per l’individuazione territoriale e distrettuale dei PTA, e la contestuale conversione degli Ospedali da chiudere, indicando le risorse finanziarie e di personale da destinare alla riconversione, il grado di complessità assistenziale di dette strutture, per riequilibrare l’offerta sanitaria a fronte dei rilevati bisogni di salute delle aree interessate; la definizione del “piano di impiego” del personale attualmente in servizio nei Presidi Ospedalieri e nei Punti di Primo Intervento di cui è prevista la chiusura”;

Sarà definito, in sintonia con gli impegni Ministeriali, un “piano straordinario di assunzioni” del personale sanitario per il periodo 2017-2019, per risolvere la carenza organica rilevata di oltre 5.000 unità al 31.12.2015, indicando tempi e le procedure per velocizzare il processo di reclutamento, utilizzando i risparmi di spesa”. Ancora, sarà attivato un tavolo in ogni ASL per “la ridefinizione di un “progetto regionale per l’abbattimento delle liste di attesa”, individuando specifiche misure di intervento per abbattere i tempi di attesa, con l’affidamento di obiettivi di risultato per le diverse prestazioni sanitarie. Il progetto deve prevedere il monitoraggio trimestralmente dei risultati da parte dei Direttori Generali dell’ASL, in apposite sessioni audit sociale con le Organizzazioni Sindacali, prevedendo incentivi ma anche “penalità” in capo ai responsabili di progetto e di misura; non mancando, contestualmente, di monitorare e confrontare le dinamiche relative all’attività intra moenia del personale sanitario impegnato nel progetto per l’abbattimento dei tempi di attesa, con la previsione anche in questo caso di interventi sanzionatori, per evitare le storture rilevate nel rapporto tra volumi di prestazioni rese in attività ordinaria e quelle rese in attività intra moenia”.