CERIGNOLA:ARRESTATI DUE PREGIUDICATI DEL LUOGO.

carabinieriI Carabinieri della Stazione di Cerignola, coadiuvati dai militari della Compagnia di Intervento Operativo del 11° Battaglione Puglia, nei giorni scorsi, in due distinte operazioni di servizio, hanno tratto in arresto SELLITRI NICOLA, cl. ’75, e DICIOMMA SEBASTIANO, cl. ’87, entrambi cerignolani.
Sellitri Nicola, già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. in seguito all’arresto operato nel mese di novembre per resistenza a Pubblico Ufficiale, per aver forzato un posto di blocco e provocato quindi un inseguimento durato per vari chilometri, ci ricasca e, nottetempo, obbliga i militari ad inseguirlo per ore. Infatti erano le 04.30 circa quando al Sellitri veniva intimato l’alt da una pattuglia dei Carabinieri della locale Stazione. Lo stesso, non ottemperando all’alt, si dava a precipitosa fuga. Ne nasceva quindi un inseguimento, durato per più di un’ora, fino a quando il Sellitri riusciva a far perdere le proprie tracce. Con l’ausilio dei militari della Compagnia di Intervento Operativo dell’11° Battaglione Puglia, i militari della Stazione, non rassegnati, rintracciavano nuovamente il fuggiasco, che dopo un altro lungo inseguimento, veniva finalmente bloccato e tratto in arresto. Il Sellitri, che indosso aveva una dose di cocaina, veniva anche segnalato al Prefetto quale assuntore di stupefacente e veniva deferito in stato di libertà per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. A seguito della convalida dell’arresto, il malfattore veniva sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora.

Diciomma Sebastiano, invece, veniva tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di cocaina. Una pattuglia, sempre della Stazione Carabinieri di Cerignola, dopo averlo bloccato ed averlo sottoposto a perquisizione personale e veicolare, gli rinveniva indosso 13 dosi di cocaina per un peso complessivo di 3 grammi circa. Estesa la perquisizione anche all’abitazione, i militari rinvenivano una somma contante di oltre 1.000 Euro che il Diciomma, disoccupato, non riusciva a giustificare in alcun modo. Lo stupefacente ed il denaro, ritenuto provento dell’attività di spaccio, venivano posti sotto sequestro, mentre il malfattore veniva sottoposto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.