Perizie “aggiustate”, 14 indagati.

E’ stata denominata“Déjà vu”, l’operazione che ha scoperchiato un vero e proprio sistema e portato all’esecuzione di 14 provvedimenti cautelari nei confronti di pubblici ufficiali. Agli arresti domiciliari èfinito un tecnico della sicurezza in servizio come coordinatore presso lo Spesal, servizio prevenzione Sicurezza Ambienti di lavoro, l’organismo dipendente dall’ASL Foggia 13 invece l’obbligo di dimora per gli altri pubblici ufficiali. Le indagini, svolte tra aprile edicembre del 2016, e partite dopo la morte di un operaio, Alessandro Lattuchelli, ucciso dai gas mentre lavorava nei sotterranei della banca popolare di Milano ad Apricena, hanno evidenziato anomalie ed irregolarità commesse a vario titolo dagli indagati, nell’esecuzione di perizie tecniche per incidenti sul lavoro, e morti bianche e false attestazioni nel rilascio di abilitazioni. Le indagini hanno anche accertato che i periti avvisavanoimprenditori amici soggetti ad ispezione. Gli indagati tra i quali anche un ispettore della Guardia di Finanza, sono accusati di abuso d’ufficio, falso in atto pubblico e rivelazione del segreto d’ufficio.