Cerignola onora la figura di Fumarulo dedicandogli la Casa dell’immigrazione.

“Le persone che muoiono troppo presto, spesso lasciano un’impronta molto forte della loro esistenza. Oggi Cerignola sta onorando la memoria di Stefano Fumarulo nel suo lavoro e per il lavoro fatto insieme ai suoi collaboratori, che sono stati in grado di implementare un modello che ha trasformato realmente coloro che arrivano nella nostra terra in una
ricchezza per tutta la nostra comunità. Perché questa ricchezza sia ben utilizzata bisogna coltivarla, bisogna integrare le persone, insegnare loro la lingua, il nostro modo di pensare e lavorare. Devo dire che la gran parte dei lavoratori che noi accogliamo sono rispettosi delle leggi e delle regole e dunque il nostro compito non è quello di coltivare luoghi
comuni, ma utilizzare questo dono distinguendo coloro che vengono nelle nostre città per un fine diverso da quello di migliorare la propria vita o salvarla da guerre, fame, mancanza di democrazia, persecuzioni politiche. Questa è stata una parte importantissima della vita di Stefano. Sono felicissimo che questa prima intestazione sia avvenuta proprio a Cerignola, città nella quale i diritti degli ultimi attraverso la storia di Peppino Di Vittorio sono sempre stati il punto di ispirazione fondamentale di una cultura sì contadina ma anche civilissima”. Queste le parole del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano intervenendo oggi a Cerignola  all’inaugurazione dello Sportello dell’Immigrazione, intitolato a Stefano Fumarulo, dirigente regionale prematuramente e recentemente scomparso. Emiliano ha partecipato al convegno sull’immigrazione (Officine Fornari
– Piano San Rocco) con il presidente della Provincia di Foggia Francesco Miglio, il sindaco di Cerignola Francesco Metta, il vicesindaco di Cerignola Rino Pezzano, mons. Luigi Renna, vescovo di Cerignola-Ascoli, Marcello Colopi, sociologo, Mbaye Nidiaye (Casa Sankara), Stefano Campese.