11Evasione fiscale nelle dichiarazione dei redditi per le iscrizioni all’università, sottoscritta questa mattina una convenzione triennale tra l’Ateneo foggiano e il comando provinciale della Guardia di Finanza per l’accertamento dei redditi forniti dalle famiglie degli studenti per l’esenzione totale o parziale delle tasse universitarie. Questo l’obiettivo nel corso di una conferenza stampa tenuta a Palazzo Ateneo, alla presenza Rettore dell’Università di Foggia, Maurizio Ricci; del Direttore generale dell’Università di Foggia, Teresa Romei; del Comandante provinciale della Guardia di Finanza, Francesco Gazzani; del presidente del Consiglio degli studenti dell’Università di Foggia, Francesca Romana Cicolella; della Delegata al Rapporto con gli Studenti, Antonella Baiano – tra l’Università di Foggia e la Guardia di Finanza (Comando provinciale di Foggia).
Una convenzione triennale, la cui scadenza è fissata nella primavera del 2020, che dovrebbe consentire all’Università di Foggia di rientrare nella disponibilità di somme (tasse universitarie evase) che potrebbero non essere trascurabili. Infatti, rispetto ai controlli eseguiti dalla GdF tra gli anni accademici 2013/14 e 2014/15, sono emersi 271 accertamenti e successivamente sono state riscontrate 59 violazioni: le tasse universitarie recuperate (da queste 59 violazioni) ammontano complessivamente a 35.297 euro. Da questa sintesi che prende in analisi sono due anni accademici, ci si rende conto che il fenomeno potrebbe essere molto più esteso di quanto non si sia portati a credere. «Al punto che sono state le stesse associazioni studentesche, in più occasioni, a sollecitare interventi di questa natura – ha argomentato il Rettore durante il suo intervento – affinché venisse garantita la posizione di chi, invece, non solo paga regolarmente le tasse, ma osserva l’applicazione delle leggi in primo luogo come uno scrupolo etico, subito dopo come un obbligo. Da qui la necessità di chiarire, come uomo prima ancora che come Rettore, che si tratta di un’iniziativa a tutela degli studenti onesti, dei loro genitori, delle famiglie che fanno sacrifici per mantenere i propri figli all’Università e che non possono tollerare che pochi furbetti usufruiscano, invece, di benefici a cui non avrebbero diritto».
L’Università di Foggia, a fronte dell’impegno assunto dalla Guardia di Finanza, si impegnerà nel contempo a organizzare short master, seminari, convegni e attività formative nei propri locali, mettendo a disposizione le proprie competenze tecniche e scientifiche e destinando questi aggiornamenti professionali in via esclusiva al Comando provinciale di Foggia della Guardia di Finanza. «Una convenzione in cui noi – ha spiegato il Comandante col. Francesco Gazzani – metteremo a disposizione tutte le nostre risorse e le nostre competenze, ribadendo che non si tratta di una caccia alle streghe ma semplicemente di verificare se sussistano, o no, i requisiti fiscali per le esenzioni, parziali e totali, che sono state concesse. La convenzione partirà da questa mattina, ovvero dal momento della firma della sottoscrizione. Per iniziare passeremo a verifica gli anni accademici 2015/16 e quindi 2016/17 ovvero quello in corso, la Guardia di Finanza si impegna ad aumentare considerevolmente il numero dei controlli sui soggetti a rischio che ci verranno segnalati». Difatti, la convenzione sottoscritta oggi tra l’Università di Foggia e la Guardia di Finanza (Comando provinciale di Foggia), ricalca un provvedimento già adottato in passato, proprio perché le avvisaglie del fenomeno dell’evasione fiscale tra gli studenti universitari s’erano già avute: da quest’anno parte una nuova convenzione, il cui obiettivo è – unicamente – quello di restituire il diritto solo a chi ne possiede i requisiti per rivendicarlo.