Amgas Spa, Piano di Ristrutturazione del debito, il consulente tecnico Lucio Fares

amgas«Mi sembra opportuno fare alcune precisazioni di natura tecnica, senza voler innescare alcun tipo di  polemica, perché in questo momento occorre solo serenità per il raggiungimento dell’obiettivo, ovvero l’ottenimento della falcidia di 3 milioni e mezzo di euro”.  Ha il sapore di un mero confronto tra esperti l’intervento del commercialista Lucio Fares, consulente di Amgas Spa a cui è stato affidato il delicato incarico di chiusura anticipata del piano di ristrutturazione del debito, che ha scelto di far chiarezza sullo stato di salute dell’azienda che si occupa della  fornitura di gas metano. «Innanzitutto tengo a precisare che, di concerto con il Presidente Pier Luca Fontana, il CdA  e tutto il management aziendale, stiamo lavorando in maniera decisa e seria da quando, personalmente, ho assunto l’incarico di consulente per Amgas spa» – afferma Lucio Fares. «La situazione è apparsa sin da subito molto complessa alla luce del finanziamento soci effettuato dal Comune di Foggia. Ragione per cui  inostri creditori, Edison,  Bper e Unicredit,  hanno posto immediatamente un primo ostacolo all’esecuzione del risanamento aziendale evidenziando che il Piano di Ristrutturazione di Amgas, precedentemente approvato, non prevedeva l’assunzione di qualunque altro tipo di debito; questo, quindi, poteva comportare, inevitabilmente, anche la revoca dello stesso  Piano di Ristrutturazione. Posso assicurarvi che non è stato facile superare questa prima impasse. Secondo punto che mi preme specificare riguarda la famosa falcidia di 3 milioni e mezzo di cui tanto si parla e che stiamo cercando di ottenere per metterla a disposizione di tutta la comunità foggiana. L’ottenimento di questa importante somma di denaro non è affatto condizionata al solo regolare pagamento di quelli che sono  i debiti contratti da Amgas. Per ottenerla  bisogna rispettare alcuni parametri ad esempio: il non raggiungimento del famoso Saldo Algebrico Positivo, ovvero se l’Azienda avesse  ottenuto dei risultati positivi sia nell’incasso dei crediti pregressi sia nei risultati reddituali, naturalmente i creditori non avrebbero concesso questo risparmio 3 milioni e mezzo di euro, denominato appunto falcidia; nonché la circostanza più volte evidenziata dai nostri creditori relativa ad una eventuale dismissione della rete che avrebbe potuto determinare la possibilità per Amgas stessa di onorare il pagamento dell’importo di ulteriori tre milioni e mezzo oggetto della famosa falcidia da loro richiesti e vantati. Siamo quindi in un momento particolarmente delicato, pertanto mi sembra inopportuno e non esatto riferire cifre sul valore di questa azienda. Terza precisazione che ritengo opportuno evidenziare è che nel momento in cui il Socio Unico effettua un ‘finanziamento soci’ mi sembra logico, e lo dice anche il Codice Civile, che esso sia postergato. Quindi fissare delle date di rientro del prestito, senza aver saldato prima tutti gli altri debiti, è una cosa che va contro la norma vigente. Ed è stata proprio questa la prima eccezione che ho sollevato nel momento in cui mi sono trovato ad affrontare la vicenda del risanamento aziendale con un finanziamento soci contratto con il Comune di Foggia di tre milioni di euro, senza il quale va comunque precisato, che il precedente Piano e la nuova proposta non  sarebbero stati sostenuti dal punto di vista economico-finanziario. In ultimo il finanziamento soci da tre milioni di euro di per sé non è assolutamente bastevole e sufficiente a coprire l’intera debitoria di Amgas (nel rispetto del precedente piano di ristrutturazione e della nuova proposta formulata), ragion per cui è assolutamente fuori luogo ipotizzare che, all’indomani del finanziamento concesso dal Comune, la Società avrebbe potuto pagare tutti i suoi debiti e quindi provvedere in tempi brevi al ristoro del finanziamento.  Credo che tutto questo sia una mera questione di natura tecnica e finanziaria che stiamo discutendo con le direzioni generali degli istituti di credito, alla presenza di un advisor nominato dalle stesse banche. Oggi andare a dare numeri e fare polemica a mio modo di vedere è un fatto estremamente negativo con il rischio di un riverbero ai danni della intera collettività a favore della quale si sta lavorando; tutto questo al fine di ottenere un risparmio  di euro tre milioni e mezzo nonché la possibilità per il  Comune di Foggia di vedersi ristorare i tre milioni del finanziamento soci concesso».