Il Consiglio comunale approva il regolamento per la definizione agevolata delle entrate comunali non riscosse

landellaIl sindaco di Foggia, Franco Landella: “Una dimostrazione di attenzione nei confronti delle famiglie e delle realtà imprenditoriali che la crisi economica ha messo in una situazione di grande difficoltà anche sul fronte del pagamento dei tributi”

 

“L’approvazione del regolamento comunale per la definizione agevolata delle entrate comunali non riscosse è un atto di grande importanza, sia per gli interessi dei cittadini sia per quelli dell’Amministrazione comunale. La proposta di delibera approvata oggi dal Consiglio comunale assume dunque una rilevanza significativa è un’opportunità che il Comune di Foggia ha correttamente inteso cogliere, dimostrandosi accanto alle famiglie e alle realtà imprenditoriali che la crisi economica ha messo in una situazione di grande difficoltà anche sul fronte del pagamento dei tributi. Un grazie va a tutti i consiglieri comunali, che con senso di responsabilità hanno permesso un’approvazione avvenuta pressoché all’unanimità”. È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, all’approvazione del regolamento comunale per la definizione agevolata delle entrate comunali non riscosse.

“La necessità di approvare il regolamento per la definizione agevolata delle entrate comunali non riscosse, discende da Decreto Legge 193 del 2016, convertito con Legge 225 del 2016, che prevede proprio la possibilità per i Comuni di disporre la definizione agevolata delle proprie entrate, anche tributarie, non riscosse a seguito di ingiunzioni di pagamento – spiega l’assessore comunale con delega al Bilancio, Annarita Tucci –. L’adesione alla definizione agevolata determina l’esclusione delle sanzioni applicate tramite atto di accertamento, dunque attraverso l’ingiunzione di pagamento, entro il 31 dicembre 2016. Con riferimento alle sanzioni amministrative per violazione del Codice della Strada, la definizione agevolata, invece, prevede l’esclusione degli interessi moratori e della maggiorazione di un decimo per ogni semestre. Come si diceva, si tratta quindi di un’opportunità sia per il Comune, che può così ottenere la riscossione anche di crediti ormai vetusti abbattendo tempi e costi amministrativi derivanti da contenziosi, sia per i cittadini, che potranno godere di un significativo abbattimento dell’ammontare della debitoria in ragione dell’esclusione delle sanzioni”.

“È dunque particolarmente significativo che la giornata di oggi abbia scandito da un lato l’approvazione di questo strumento e dall’altro quella del nuovo regolamento di contabilità aggiornato, dopo circa un ventennio, nonostante fosse possibile e doveroso nel passato procedere ad una aggiornamento che recepisse le diverse modifiche legislative in materia intervenute nel corso degli anni – aggiunge l’assessore Tucci –. Una dimostrazione di quell’attenzione che sa coniugare l’attività tesa al rigore finanziario e al rispetto delle prescrizioni legate all’adesione del Comune al cosiddetto ‘Decreto Salva Enti’ con forme di tutela e di agevolazione tributaria per la nostra comunità”.

Il regolamento approvato dal Consiglio comunale, prevede per coloro i quali vogliano avvalersi di questa possibilità la presentazione, entro il 2 maggio 2017, di apposita istanza alla società Mazal Global Solution Srl, attraverso una specifica modulistica che il Comune pubblicherà sul proprio portale istituzionale nel termine di 30 giorni dall’approvazione del regolamento.

Il concessionario di riscossione dei tributi comunali, a sua volta, avrà il compito di comunicare l’accoglimento o il rigetto dell’istanza entro 20 giorni dal ricevimento della stessa. Qualora l’istanza venga accolta, il concessionario comunicherà entro il 30 giugno 2017 ai debitori l’ammontare complessivo delle somme dovute, ai fini della definizione, le modalità di pagamento, nonché l’importo delle singole rate, il giorno ed il mese di scadenza di ciascuna di essere, attenendosi ai seguenti criteri: versamento unico, entro il 31 luglio 2017; versamento in due rate di pari importo, entro il 31 luglio 2017 e 30 aprile 2018; versamento in tre rate di pari importo, entro il 31 luglio e 30 novembre 2017 ed entro il 30 aprile 2018; versamento in quattro rate di pari importo, entro il 31 luglio e 30 novembre 2017 ed entro il 30 aprile e 30 settembre 2018; versamento in cinque rate di pari importo, entro il 31 luglio e 30 ottobre 2017 ed entro il 31 gennaio, 31 maggio e 30 settembre 2018. Il pagamento della prima o unica rata delle somme dovute ai fini della definizione agevolata, determina, limitatamente ai debitori oggetto della stessa, la revoca automatica dell’eventuale dilazione ancora in essere precedentemente accordata.

L’adesione alla definizione agevolata potrà essere esercitata anche dai debitori che hanno già pagato parzialmente, a seguito di provvedimenti di dilazione emessi dal concessionario della riscossione, le somme dovute relativamente alle ingiunzioni di pagamento, purché rispetto ai piani rateali in essere risultino adempiuti i versamenti al 31 gennaio 2017. In questo caso, ai fini del calcolo dell’ammontare delle somme da versare, non si tiene conto degli importi già versati a titolo di sanzioni e interessi, compresi quelli di dilazione, che restano definitivamente acquisite e non sono rimborsabili.

A seguito della presentazione dell’istanza, sono sospesi, per i debiti oggetto della domanda di definizione, fino alla scadenza della prima o unica rata, gli obblighi di pagamento derivanti da precedenti dilazioni in essere relativamente relativamente alla rate di tali dilazioni in scadenza in data successiva al 31 gennaio 2017. In caso di mancato, insufficiente o tardivo pagamento dell’unica rata, ovvero di una delle rate in cui si è dilazionato il pagamento, delle somme, la definizione non produce effetti e riprendono a decorrere i termini di prescrizione e di decadenza per il recupero delle somme oggetto dell’istanza. In tal caso i versamenti effettuati sono acquisiti a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto.