SAN GIOVANNI ROTONDO E CERIGNOLA: FULMINEA SOLUZIONE DEL FURTO DI TRE AUTOCOMPATTATORI. DUE IN MANETTE.

I Carabinieri delle Compagnie di  Cerignola e San Giovanni Rotondo all’alba di venerdi scorso, al termine di una fulminea indagine condotta insieme, hanno sottoposto al fermo di indiziato di delitto i due pregiudicati CATALANO Maurizio, 28enne di Stornara, e SPECCHIO DI FONZO Marco, 39enne di Cerignola, responsabili di ricettazione aggravata.

I Carabinieri, tempestivamente informati del furto di tre autocompattatori per la raccolta di rifiuti, avvenuto nella precedente tarda serata presso il deposito di San Giovanni Rotondo, hanno subito attivato una complessa ed articolata attività di indagine, che ha coinvolto, con ruoli e compiti distinti, i comandi delle Compagnie di San Giovanni Rotondo, Foggia e Cerignola, e che li ha portati, in brevissimo tempo, ad individuare il luogo in cui gli autocarri rubati erano stati nascosti. Ne è quindi seguito un intervento congiunto che ha consentito di fermare le persone sopra citate, le quali, vistesi scoperte, hanno abbandonato due dei tre mezzi tentando una fuga, prontamente impedita dai militari, che li hanno sottoposti a fermo di indiziato di delitto.

L’operazione si conclusa con il recupero dei tre mezzi trafugati e di tutti gli accessori, con la conseguente loro restituzione ai responsabili della ditta.

Di particolare interesse il diversivo creato dai malviventi per agire indisturbati: questi, poco prima di agire, avevano infatti collocato e fatto esplodere due bombe carta nei pressi di altrettante abitazioni del centro storico di San Giovanni Rotondo, col chiaro scopo di  attirarvi le pattuglie dell’Arma in circuito.

Lo stratagemma non ha però funzionato, proprio per la tempestività della segnalazione del furto, che ha permesso ai Carabinieri di intervenire con tempestività, e di operare con altrettanta velocità. L’efficace coordinamento tra i vari Comandi della provincia ha poi fatto il resto.

Dopo le formalità di rito i due sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni, dove rimarranno agli arresti domiciliari in attesa della convalida del fermo da parte dell’A.G. competente.