MATTINATA – POSTI I SIGILLI A QUATTRO LETTI DI ESSICCAZIONE FANGHI PRESENTI ALL’INTERNO DELL’IMPIANTO COMUNALE DI DEPURAZIONE ACQUE REFLUE SITO IN LOCALITA’ “MASSERIA LIBERATORE”

Militari della Guardia Costiera di Manfredonia, appartenenti all’aliquota del Nucleo
Operativo di Polizia Ambientale (NOPA) della Direzione Marittima di Bari, hanno
proceduto, sentito il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Foggia, a
porre sotto sequestro penale, n° 4 (quattro) letti di essiccazione fanghi di
depurazione presenti all’interno del depuratore di acque reflue ubicato in località
“Masseria Liberatore”, nel comune di Mattinata (FG).
Più nello specifico, è stato accertato e verificato, che i letti in questione, erano
interessati dalla presenza di fanghi, in alcuni casi sormontati da folta vegetazione,
circostanza che lascia credibilmente supporre che i fanghi siano stati depositati per
un lungo periodo di tempo, per complessivi stimati 125 metri cubi, superando nel
complesso i limiti di deposito temporaneo previsti dal Testo Unico Ambientale che
prevedono un limite di 30 metri cubi.
Gli accertamenti ambientali all’interno del depuratore, erano finalizzati alla verifica
del corretto funzionamento del ciclo depurativo e del corretto smaltimento dei rifiuti
prodotti.
Giusta richiesta di convalida dell’Ufficio di Procura, il Giudice per le indagini
preliminari del Tribunale di Foggia ha emesso una ordinanza di convalida del
sequestro d’urgenza operato dal personale della Guardia Costiera con contestuale
emissione di proprio decreto di sequestro preventivo.
E’ stato nominato custode delle cose sequestrate, senza facoltà d’uso, un
funzionario responsabile della società Acquedotto Pugliese spa, che gestisce
l’impianto di depurazione per conto del Comune di Mattinata.
L’attività di monitoraggio ambientale della Capitaneria di Porto di Manfredonia ha,
quale obiettivo primario, quello di verificare lo stato delle acque marine e della
costa, attraverso la rilevazione degli inquinamenti presenti, con l’individuazione
delle relative fonti, nonché l’accertamento, anche in forma preventiva, di fattispecie
potenzialmente pericolose.